domenica 6 novembre 2011

Parchi e spazi urbani ripensati per coltivare gli orti

Ripensare alle aree verdi urbane. Un tema molto sentito a livello globale. Vancouver oggi è una città all'avanguardia in tema di spazi lasciati ai cittadini sotto forma di orti coltivabili. 
La città di New York ha concesso a chi lo desidera e dispone di uno spazio verde, se pur piccolo, di poter allevare polli per autoconsumo. 
A Chiasso sono stati inaugurati, da poco, gli orti collettivi, dove una cinquantina di famiglie possono coltivare e consumare i prodotti del proprio orto. Pochi esempi per evidenziare che, sia le metropoli sia le piccole città sono sensibili all'esigenza dei cittadini, e le diverse amministrazioni, tra cui anche quelle nel nostro Paese,  si stanno orientando o potenziando queste scelte strategiche. 
La situazione economica attuale spinge sempre più nuclei famigliari a ridurre i consumi e spese ed un ritorno all'autoproduzione alimentare sicuramente è un percorso fattibile e stimolante a supporto di un concreto sostegno economico. Il verde urbano, oggi, va ripensato sia per abbattere i costi di gestione dovuti alla costante manutenzione sia per creare aree alternative all'interno dello stesso verde dove una presenza costante permetterebbe oltretutto di avere un presidio controllato a favore della sicurezza. 
Utilizzare una parte di questo verde destinandolo alla coltivazione orticola, con un investimento minimo, significa soprattutto creare uno stimolo positivo, oltre al supporto economico sopra descritto, recuperando anche quei valori etici e rispettosi nei confronti della natura e dell'ambiente.

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